Fondatori-Azione

Lo spettacolo offerto da una parte della politica nazionale è davvero deprimente. 

Si ricorderà l’incapacità dei partiti di eleggere un nuovo Presidente della Repubblica, nonostante Sergio Mattarella avesse comunicato chiaramente la propria indisponibilità a un nuovo mandato.

Recentemente abbiamo poi assistito alla scelta egoistica di alcuni partiti nazionali – M5S, Forza Italia e Lega – di determinare la fine del Governo Draghi, con la conseguente necessità di andare a elezioni anticipate il prossimo 25 settembre. L’autunno che ci attende sarà molto complicato, a causa delle ripercussioni della guerra russo-ucraina, dell’inflazione (speculazione), della crisi energetica, della pandemia tuttora in corso e delle non rosee prospettive economiche. Ai tavoli di Bruxelles (in cui importanti scelte andranno prese) il governo, rimasto in carica solo per gli affari correnti, sarà presente ma politicamente molto depotenziato. 

A livello nazionale c’è una ragione molto importante per cui le elezioni politiche sono normalmente fissate tra febbraio e marzo: entro la fine di dicembre dev’essere approvata la Legge di Bilancio (pena l’esercizio provvisorio) e nel gennaio successivo il governo presenta gli eventuali disegni di legge collegati. I parlamentari di M5S, FI e Lega, nonostante fossero perfettamente consapevoli delle ripercussioni negative per l’Italia, hanno preferito mandare all’aria il governo e concludere anticipatamente una legislatura; ciò per puro cinismo, ossia per lucrare consenso elettorale e per poter redigere in fretta le liste dei candidati, neutralizzando così gli oppositori interni.

I cittadini sono rimasti giustamente indignati di fronte al poco onorevole tradimento.  E’ stato mandato a casa il Presidente del Consiglio Mario Draghi, tra i più apprezzati, autorevoli e competenti rappresentanti del nostro Paese, profondo conoscitore – e questo è molto importante – dei meccanismi europei. E’ stato mandato a casa nonostante fossero state proprio le forze politiche, incapaci anche in questa occasione di esprimere una leadership, a chiedergli di “salvare l’Italia”. Con la scusa della necessità di continuare l’ingrato compito e di completare la legislatura, Mario Draghi non è stato eletto Presidente della Repubblica, nonostante l’opinione pubblica fosse largamente favorevole ad avere per sette anni una figura istituzionale di tale calibro. Non stupiamoci poi se la gente non va a votare, se non considera i rappresentanti romani all’altezza del compito loro affidato con il mandato elettorale. Mai mi sarei aspettata di assistere a un così penoso epilogo dell’esperienza di governo. Certo, noi di Azione abbiamo sempre criticato l’ambivalenza e l’inaffidabilità del M5S, imprudentemente individuato come alleato – fidato – del PD, per cui sotto questo profilo non c’è stata sorpresa. Meno scontata era la presa di posizione di Forza Italia e della Lega.

Rispetto a questo modo di fare politica Azione vuol rappresentare un’alternativa. No ai tradimenti, sì alla lealtà. Occorre però anche un approccio istituzionale serio e pragmatico, capace di dare soluzioni concrete agli annosi e irrisolti problemi di cittadini e imprenditori.

Azione, con il segretario nazionale Carlo Calenda, ha lanciato un manifesto costituito da quattordici punti programmatici chiari su tutti gli aspetti più significativi della strategia di governo del nostro Paese. E per governare bisogna dimostrare capacità e coraggio nelle scelte. Quel coraggio che la politica chiede a cittadini e imprese, salvo poi dimostrare viltà (vedi M5S, Forza Italia e Lega) allorquando preferisce uscire dall’aula anziché sfiduciare Draghi a viso aperto. Una cosa però deve essere altrettanto chiara: l’onere di governare va affidato a chi davvero pensa al bene collettivo e non allo spregiudicato interesse personale.

Lealtà, coerenza e coraggio. Senza questi valori, senza questi principi, non c’è programma elettorale che tenga.

on. Isabella De Monte

Segretaria regionale e componente della segreteria nazionale di Azione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *